IL DTA
Il DTA scarl è una società senza scopo di lucro, costituita in Puglia nel luglio 2009, le cui finalità sono la ricerca e il trasferimento tecnologico nel settore aerospaziale.
Attraverso l'eccellenza scientifica e tecnologica, garantita dalla presenza delle università pugliesi e dei centri di ricerca nazionali, propone ed attua iniziative e progetti tesi ad attrarre investimenti in settori produttivi ad alta tecnologia, contribuire allo sviluppo delle competenze tecnico scientifiche dei soci industriali, rafforzare il sistema della ricerca pugliese, a livello nazionale ed internazionale.
L’aeronautica in Puglia
ha una lunga storia fatta di
uomini e di esperienze.
Le prime industrie aeronautiche
risalgono all'inizio del secolo
scorso, quando furono
insediate nel 1914 le stazioni
di idrovolanti che seguivano
alle già presenti attività di
manutenzione in loco. Grazie
alla sua posizione strategica,
la Puglia era usata come base logistica per il traffico aereo militare e risale allo stesso periodo la
nascita degli aeroporti militari
di Brindisi, Grottaglie, Galatina,
Bari e Foggia e dell’industria
aerospaziale pugliese.
Grazie all'alto livello di competenza,
le imprese pugliesi sono
presenti in molti programmi
internazionali dei principali
produttori di aeromobili e
delle Agenzie spaziali nazionali
ed europee.
Ricerca e innovazione tecnologica
hanno giocato un
ruolo decisivo per la crescita
e il consolidamento dello
scenario pugliese nel settore
e in particolare hanno fatto sì
che la Puglia si sia affermata,
a livello internazionale, come
la regione tra le più esperte
nelle produzioni in materiale
composito.
Tutto ciò è stato possibile
anche grazie alla nascita nel
2007 del Distretto Aerospaziale
Pugliese (DAP) e, a
seguire nel 2009, del Distretto
Tecnologico Aerospaziale
(DTA).
Il primo come associazione
tesa a rilevare i fabbisogni
e stimolare la crescita
del sistema delle imprese,
nonchè farsi portavoce degli
stessi verso la Regione Puglia;
il secondo come strumento
per affrontare le più importanti
tematiche di ricerca e sviluppo
di tecnologie d’avanguardia
e di profili professionali
capaci di utilizzarle.
Negli anni il DTA ha operato in
stretta sinergia con l’Amministrazione
Regionale pugliese
per definire e consolidare le
strategie di crescita dell’aerospazio
in Puglia e per avviare
programmi industriali e di
ricerca.
In controtendenza rispetto a
quanto verificatosi in altri settori
e in altre aree geografiche,
il Distretto ha continuato a
crescere; nessuna regione italiana
ha visto uno sviluppo significativo
in termini di addetti
nel settore come la Puglia.
Il volume delle esportazioni
continua a crescere da anni
in doppia cifra, e quello degli
investimenti privati negli ultimi
5 anni è pari a centinaia di
milioni di euro, ai quali si sono
aggiunti importanti strumenti
di sostegno della Regione
oltrechè risorse nazionali.
Il volume delle attività e delle
risorse destinate alla ricerca e
alla formazione hanno avviato
una stagione in cui, grazie al
sostegno delle Università pugliesi
e delle politiche regionali
sulla ricerca e innovazione,
si è costruita un’importante
base di ricercatori, laboratori e
spin off.
Diverse nuove imprese sono
nate negli ultimi anni, vedendo
in alcuni casi idee brillanti di
giovani pugliesi tramutarsi in
prodotti innovativi e di successo
e proiettando l’immagine
della Puglia in una dimensione
non solo nazionale, ma
globale, come area a forte
vocazione innovativa e capace
di valorizzare le tante potenzialità
dei giovani pugliesi.
"Nel 2014 abbiamo dato il via
a progetti di ricerca e sviluppo
per circa 60 milioni di euro che
ci permettono di coinvolgere e
far crescere 70 giovani laureati
pugliesi.
La Puglia si appresta inoltre a
vivere da protagonista una delle
più importanti sfide industriali
che l’Italia ha avviato negli
ultimi anni: un nuovo aereo
regionale da 90 posti. Una
sfida che segue quella altrettanto
grande del Boeing 787 le cui
fusoliere vengono prodotte in
provincia di Taranto, presso lo
stabilimento di Monteiasi -
Grottaglie di Finmeccanica -
Alenia Aermacchi.
Per dare un’idea di cosa possa
significare per la Puglia l’impatto
sul PIL regionale, dal 2011
al 2036, questo è stimato in
un 8,6% in più rispetto al PIL
attuale, con una crescita
annuale media del 0,4% -
0,5% annuo.
Se dovessimo fare riferimento
poi all’industria in senso stretto,
la crescita sarebbe tra il 3,5%
e il 4%.
Insomma se la Puglia è capace
oggi di costruire aerei, piccoli o
grandi, sicuramente potrà dire
di saper volare”.
Giuseppe Acierno